'L'ippodromo Tor di Valle è un rudere'

I consulenti: 'La soprintendente farnetica, proposta di vincolo surreale'

1487675174478_GettyImages-632387040.jpg"La Soprintendente farnetica, questo è un rudere con una proposta di vincolo surreale".

Questo il pensiero di Roberto Della Seta e Remo Calzona, due consulenti dei proponenti dello stadio della Roma, durante un sopralluogo organizzato all'ippodromo di Tor di Valle da una delle società coinvolte nel progetto dell'impianto giallorosso.

"Questo ippodromo puo' piacere o non piacere ma un dato e' incontrovertibile ovvero che il suo valore e' nella funzione e questa e' persa irrimediabilmente, sia che lo stadio si faccia o meno", il parere di Della Seta, ex presidente Legambiente.

"Qui gare di trotto - aggiunge - non se ne faranno piu'. Quindi la sovrintendenza sta chiedendo di tutelare un rudere fatto non secoli fa, ma 50 anni fa. Credo che da questo punto di vista la proposta del vincolo sia abbastanza surreale. La Soprintendenza poteva intervenire molto prima, ma non lo ha fatto e lo sta facendo solo ora: la tempistica è se non altro sospetta".

"La Soprintendente - gli fa eco Calzona, urbanista - avrebbe dovuto disporre un sopralluogo per verificare lo stato dell'impianto. In queste tribune non ci trovo nulla di architettonicamente importante. L'impianto non andrebbe tutelato, e' un'opera banale".

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  • pubblicato21.02.2017
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